Per tendinite si intende uno stato infiammatorio che coinvolge uno o più dei numerosi tendini dell’arto inferiore, come ad esempio: tibiale posteriore, peronei, estensori-flessori delle dita, tibiale anteriore, tendine d’Achille, tensore della fascia lata, zampa d’oca, estensore-flessore del primo dito, abduttore dell’alluce ecc.

Nel piede le cause più frequenti di tendinite sono riconducibili a:

  • sollecitazioni frequenti ed eccessive (come per gli sportivi)
  • anomalie anatomiche che interferiscono con la corretta meccanica di uno o più tendini
  • sovraccarico funzionale da usura
  • traumi, problemi posturali, sovrappeso

Qualunque sia l’origine dell’infiammazione è bene intervenire in modo tempestivo, sia per eliminare il dolore sia per evitare una sua cronicizzazione. Una tendinite trascurata può infatti esporre il paziente al rischio di rottura del tendine, indebolito dal persistere dell’infiammazione.

In caso di tendinite, si consigliano:

  • riposo dell’articolazione interessata, evitando sovraccarichi e sollecitazioni a carico del tendine
  • ghiaccio e compressione tramite fasciatura, che contribuiscono a ridurre lo stato doloroso e infiammatorio
  • assunzione di farmaci antinfiammatori su eventuale indicazione del podologo

Nei casi più seri può essere consigliabile anche un ciclo di riabilitazione fisioterapica, per un recupero della mobilità articolare e del tono muscolare.

Se la tendinite cronicizza, possono rendersi necessarie iniezioni mirate di corticosteroidi e/o il ricorso a una terapia termica che, attraverso l’azione antalgica del calore, può dare un importante sollievo al soggetto.